Capodanno in osteria in Toscana nel Casentino alla Corte dell’Oca, dove è di casa la Fiorentina con il suo barbecue in mezzo al cortile è pronto per carne alla brace a volontà.
Capodanno in osteria in Toscana nel Casentino all’interno del vecchio Borgo Maestro di Subbiano ai piedi della Valle del Casentino, immersa nella campagna toscana, cirondata da casali, borghi medioevali, pievi romaniche, mostra la sua storia da vivere e da gustare.
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Capodanno in osteria in Toscana nel Casentino un esperienza alla scoperta dei veri sapori regionali.
Riscoperta all’interno del vecchio Borgo Maestro di Subbiano in provincia di Arezzo, ai piedi della Valle del Casentino, la dove scorre il fiume Arno, immersa nella campagna toscana circondata da colline rivestite di viti ed olivi, da casali, borghi medioevali, pievi romaniche, mostra la sua storia da vivere e da gustare oggi come allora, La Corte dell’Oca. Vi si accede a piedi dal 33 del Borgo Maestro, oggi Via Roma, percorrendo un andito ricavato a piano terra del sovrastante palazzo ottocentesco e da Viale Europa 16 che è anche un accesso carrabile. Alla Corte dell’Oca gli Ospiti non solo assaporano la storia gastronomica del territorio, ma vivono alcuni momenti di storia del vivere.
IL RISTORANTE per il cenone di capodanno
Dal crostino bagnato di brodo e vinsanto con fegato di pollo alle bruschette nel pane di casa con l’olio nuovo, al prosciutto Casentino col salame toscano di macelleria…proseguiamo con la ribollita con la cipolla cruda, la pappa col pomodoro e tante zuppe di verdure e legumi.
La pasta tirata a mano condita col sugo di nana o di cinghiale.
Al tempo della caccia la tavola si esalta con i maccheroni alla lepre.
E per gli amanti del brodo di gallina niente di meglio di una stracciatella d’altri tempi o di un tortellino rigorosamente chiuso a mano.
E lo spaghettone per non dire il vecchio Picio di sola farina ed acqua nelle due classiche varianti cacio e pepe o aglione o come alternativa condito con un bel ragù saporito (ricetta dello chef Giovanna Bertini).
I risotti con verdure di stagione legati con grana padano e provola affumicata concludono la ricca carrellata dei primi piatti.
I secondi piatti sono un inno alla tradizione del territorio: gli arrosti nel forno a legna in vista nel cortile.
La nana, l’ocio, il coniglio, il pollo, il prosciutto di maiale serviti in un letto di patatone sbruciacchiate. I bolliti misti serviti con le salse, i sottaceti ed il purea di patate vere.
Fegatelli, trippe, salsiccia con fagioli all’uccelletto, spezzatini, cinghiale in umido e scottiglia purtroppo non lasciano spesso spazio al tiramisù, alla zuppa inglese o ai cantucci col vinsanto.
Toscana sei la regina della tavola e la Corte dell’Oca ed i suoi ospiti graditissimi te ne rendono merito!
Vi si accede a piedi dal 33 del Borgo Maestro, oggi Via Roma, percorrendo un andito ricavato a piano terra del sovrastante palazzo ottocentesco e da Viale Europa 16 che è anche un accesso carrabile.
Le Camere
Bagno privato | aria climatizzata | riscaldamento | WiFi gratuito | scrivania | armadio/guardaroba | asciugacapelli | prodotti di cortesia forniti|doccia | bidet | telefono | TV a schermo piatto |in alcune minibar | disponibilità di camere fino a quatro ospiti | camere comunicanti | garage | amici a quattro zampe benvenuti!